Notes appunti di viaggio
20 Novembre 2014 Istituto Italiano di Cultura
Sydney - Australia
Giovedì 20 novembre 2012 alle ore 19,00, presso gli spazi espositivi dell’Istituto Italiano di Cultura di Sydney, si inaugura la personale di Carlo Lauricella Notes: appunti di viaggio. La mostra, curata da Ezio Pagano, è promossa dal CRASES – Centro Regionale Attività Socio-Culturali all’Estero e in Sicilia, organizzata da Museum – Osservatorio dell’Arte Contemporanea in Sicilia di Bagheria e finanziata dalla Regione Siciliana Assessorato Regionale della Famiglia delle Politiche Sociali e del Lavoro.
Una riflessione sulla valenza simbolica della terra e sulle sue possibili declinazioni metaforiche è l’orizzonte creativo entro cui si è mosso il maestro Carlo Lauricella (Ribera, 1948) per la realizzazione di questa sua prima personale in Australia. Dopo anni di intensa e versatile attività, di molteplici tecniche e modalità espressive sperimentate – dall’incisione alla pittura, dall’installazione al video – Lauricella giunge con “Notes: appunti di viaggio” ad una tappa importante della sua ricerca, ad una sintesi matura del suo linguaggio artistico. Nel corso del 2012 la sua attenzione si è focalizzata sulla ‘terra’ e sulla possibilità di rappresentarla nella sua più profonda autenticità, la mostra nasce infatti dall’esigenza di captare il valore di questa stessa, cogliendone l’universalità di cui è portatrice, ma anche le molteplici, potenzialmente infinite, diversità che racchiude.
Le ventidue opere esposte, tutte di medio formato (50x70 cm), raggiungendo un’armonia di gesto e materia, conservano nelle astrazioni formali delle loro composizioni, nella brutale – tuttavia soave– presenza terrosa delle loro cromie, tanto la veemenza gestuale di chi le ha create, di chi cioè ha voluto sporcarsi le mani nel tentativo di possederla riappropriandosi delle proprie radici, quanto la prorompente forza dei luoghi che vogliono evocare. “La terra si racconta di per se stessa, la terra si ricorda con la terra”, dichiara a tal proposito lo stesso artista. La mostra fornisce al fruitore un’esperienza percettiva composita che non coinvolge soltanto la vista ma anche l’olfatto e potenzialmente il tatto grazie, difatti, alla presenza di vere e proprie zolle di terra, prelevate dalle città rappresentate nei dipinti, che esposte accanto a questi stessi ne costituiscono il naturale e complementare proseguimento, concettuale e concreto insieme. “Questa selezione di opere nasce dalla ricerca della terra per narrare la terra – spiega nel testo in catalogo Lucia Michelangeli – nasce dalla paziente raccolta di materiale in zone differenti della Sicilia, che il Maestro ha disposto ordinatamente al centro del pavimento nel suo studio come tessere di una scacchiera, in costante, meraviglioso divenire. Nei mesi, infatti, sono aumentate e più ne aggiungeva, più si rendeva conto della polivalenza di colori, consistenze e miscugli che vi possono essere nelle terre di una stessa città, di una stessa provincia, dell’intera Regione”.
Come dei veri appunti di viaggio, Cefalù, Trapani, Agrigento, Bagheria, Caltanissetta, Giacalone, Gallitello, Marsala, Pachino, Poggioreale, e ancora la Valle del Belice e Capo D’arso, sono dunque immanenti nella percezione espositiva, presentati oltre che semplicemente rappresentati. “Sono certo – sottolinea il curatore, Ezio Pagano, sottolineando uno dei nodi centrali dell’evento – che i siciliani che visiteranno questa mostra ritroveranno qualcosa in cuiriconoscersi, ovvero tracce delle proprie origini”. L’iter espositivo segna, difatti, un racconto antropologico oscillante tra palpabile concretezza ed evocazione poetica in grado di rintracciare le origini primordiali, antiche e attuali insieme, dell’umanità pur partendo da una suggestione personale, da una riscoperta che in primis è di sé. La terra, il suo odore, la sua presenza materica si pone così come traccia mnemonica immediata e simbolica di una storia personale e collettiva.
L’esposizione s’inserisce nell’ambito delle diverse attività socio-culturali promosse in tutto il mondo dal CRASES. L’associazione, in sinergica collaborazione con la competenza del Museum - Osservatorio dell’Arte Contemporanea della Sicilia di Bagheria, si è definita nel corso di questi anni come un ponte di raccordo, saldo e duraturo, tra la Sicilia e i suoi cittadini residenti all’estero. Il CRASES, consolidatasi come realtà culturale attenta e ricettiva, è interessata, attraverso la realizzazione di eventi culturali e mostre di risonanza internazionale, ad incrementare la divulgazione dell’arte siciliana nel panorama mondiale e rafforzare il legame con la numerosa comunità degli emigrati siciliani.